Saluto di don Mario all’Arcivescovo S. E. Carlo Caffarra in occasione della Benedizione della prima pietra di Casa “Tre Tende”.
Eminenza ReverendissimaCarissimo Arcivescovo, grazie per essere venuto tra noi in questo caldo Vespro di Giugno. La Sua venuta ci dice la Sua premura di Pastore affinché la sua gente, le sue parrocchie abbiano anche le strutture necessarie per sostenere, il meglio che è possibile, la vita comunitaria parrocchiale e sociale. Necessità che in queste settimane Lei vede e sente in modo struggente in tante comunità parrocchiali duramente provate dal terremoto. Questa casa denominata “Tre Tende”, suggerita da un parrocchiano, richiama l’evento raccontato dai Vangeli come desiderio di Pietro di prolungare il bene provato assieme a Giacomo e Giovanni stando con Gesù sul monte Tabor . Casa “Tre Tende” è desiderata da oltre 30 anni: ora incomincia a farsi vedere: servirà, servirà sì e tanto!Servirà per la vita comunitaria della parrocchia con attenzione anche al bene sociale della gente del Quartiere. Accoglierà la presenza e le attività delle famiglie, la formazione degli sposi stessi e pure dei loro figli: bimbi, ragazzi e giovani. Sarà luogo di raduno degli anziani. Verrà in aiuto ai bisogni dell’Associazione Onlus Albero di Cirene nei suoi 7 Rami che manifestano attenzione e premura verso la persona nelle sue situazioni più disagiate: persone e famiglie in numero sempre più crescente! Certamente questa casa “Tre Tende” sarà quindi di grande aiuto per la vita di aggregazione. È doveroso esprimere un grande grazie a coloro che ci danno la possibilità di realizzare questa opera quali la Conferenza Episcopale Italiana, che attraverso l’Arcivescovo ha accordato un notevole contributo, come pure le Fondazioni Bolognesi Carisbo e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Inoltre, in questo momento, in cui anche le Banche si trovano in sofferenza, la Provvidenza ha fatto intervenire a nostro favore il Banco di S. Geminiano e S. Prospero che ci ha garantito una ulteriore copertura finanziaria. Tenendo conto anche dei sacrifici che incontriamo in questi mesi per la limitazione degli spazi disponibili, un grazie da vita di famiglia ai parrocchiani per la loro disponibilità, per il contributo già dato e quello che certamente continueranno ad elargire ancora. Ringraziamo e preghiamo il Signore che ci porti a realizzare questo progetto di vita “Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori”. (Salmo 127,1). A Lei Arcivescovo chiediamo la benedizione del Signore.