- Santo mistero di luce e di grazia
che ci dischiudi la strada del cielo,
Vittima sacra che doni salvezza,
lieta la Chiesa ti canta e ti onora.
È questo rito la Pasqua perenne
che c’incammina al traguardo del Regno.
Gesù Signore, che gli uomini nutri
della tua carne vera e del tuo sangue,
altro nome non c’è che sotto il cielo
da colpa e morte ci possa salvare.
- O Pellegrino che bussi alla porta,
fa’ che t’apriamo solleciti il cuore.
Tu con te rechi e cortese ci doni
il pane santo che dà vita eterna.
Ascolteremo la cara tua voce
e a tu per tu noi ceneremo insieme. - O Crocifisso Signore, il tuo sangue,
che sotto il segno del vino adoriamo,
il patto nuovo ed eterno sigilla:
tutti ci lava, riscatta e raduna.
Qui la speranza dell’uomo rinasce,
qui c’è la fonte di vita immortale. - Figlio del re, che alle nozze tue inviti
i derelitti, i mendichi, gli oppressi,
umili e grati alla festa veniamo:
al tuo banchetto fa’ posto anche a noi.
Della tua veste splendente vestiti,
nella tua casa sereni restiamo. - Da quest’altare l’Agnello immolato
ringiovanisce la santa nazione:
tratta dal fianco del più vero Adamo,
la bella Sposa si pasce e rivive.
Di qui la Chiesa riceve vigore
di proclamare il Vangelo alle genti.