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GESÙ SIGNORE (23° Congresso Eucaristico Nazionale)

  1. Santo mistero di luce e di grazia
    che ci dischiudi la strada del cielo,
    Vittima sacra che doni salvezza,
    lieta la Chiesa ti canta e ti onora.
    È questo rito la Pasqua perenne
    che c’incammina al traguardo del Regno.

Gesù Signore, che gli uomini nutri
della tua carne vera e del tuo sangue,
altro nome non c’è che sotto il cielo
da colpa e morte ci possa salvare.

  1. O Pellegrino che bussi alla porta,
    fa’ che t’apriamo solleciti il cuore.
    Tu con te rechi e cortese ci doni
    il pane santo che dà vita eterna.
    Ascolteremo la cara tua voce
    e a tu per tu noi ceneremo insieme.
  2. O Crocifisso Signore, il tuo sangue,
    che sotto il segno del vino adoriamo,
    il patto nuovo ed eterno sigilla:
    tutti ci lava, riscatta e raduna.
    Qui la speranza dell’uomo rinasce,
    qui c’è la fonte di vita immortale.
  3. Figlio del re, che alle nozze tue inviti
    i derelitti, i mendichi, gli oppressi,
    umili e grati alla festa veniamo:
    al tuo banchetto fa’ posto anche a noi.
    Della tua veste splendente vestiti,
    nella tua casa sereni restiamo.
  4. Da quest’altare l’Agnello immolato
    ringiovanisce la santa nazione:
    tratta dal fianco del più vero Adamo,
    la bella Sposa si pasce e rivive.
    Di qui la Chiesa riceve vigore
    di proclamare il Vangelo alle genti.